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giovedì 28 novembre 2019

Il dandy della Reggenza - Almack's


Le rigide regole da rispettare per essere ammessi nella sala da ballo dell'Almack's, di cui si può leggere un esempio e una testimonianza in questo post, sono riportate anche nel romanzo “Il dandy della Reggenza” di Georgette Heyer.

Judith Taverner, una ricca signorina e Peregrine detto Perry, il fratello, un poco più giovane, giungono a Londra dalla loro residenza in campagna, con l'intenzione di entrare a far parte del bel mondo. Ad aiutarli, benché senza troppo entusiasmo, il loro tutore, il conte di Worth, e una parente di lui, la signora Scattergood.

La scena seguente vede i due fratelli che, avendo ottenuto l'invito per una serata da Almack's, sono in carrozza diretti a quella volta, con la loro chaperon.

La signora Scattergood, troppo occupata dalla propria toletta e da quella di Judith, non ebbe la possibilità di pensare a Peregrine; e soltanto quando la carrozza era già a metà strada, si accorse che questi indossava calzoni lunghi trattenuti da una striscia sotto le scarpe. Diede in un gridolino soffocato: “Perry! Bontà divina, si è mai visto nulla di altrettanto esasperante? Peregrine, come avete osato mettervi quella roba! Oh, bisogna fermare immediatamente la carrozza! Nessuno – nessuno, capite? neppure il reggente! – può venire ammesso da Almack’s con calzoni come quelli! Calzoni al ginocchio, sciocco, impossibile ragazzo! Rovinerete tutto. Fate fermare immediatamente la carrozza! Dovete scendere”.
Inutilmente Peregrine protestò; non comprendeva quanto fossero inflessibili le regole di Almack’s; doveva andare a casa e cambiarsi d’abito – e neppure questo sarebbe stato sufficiente se si fosse presentato alla porta un solo minuto dopo le undici: lo avrebbero rimandato indietro.

Oltre a non transigere sull'orario, infatti, anche l'abbigliamento doveva rispettare determinati canoni.


Il dandy della Reggenza” è, a ragione, uno dei romanzi più famosi di Georgette Heyer; fra i personaggi figura anche il dandy per eccellenza, George Beau Brummell.

mercoledì 13 novembre 2019

Storia inimitabile del dandy * citazione #3

Da “Storia inimitabile del dandy” di Ellen Moers, trad. Franco Niederberger
Il ballo durava fino al mattino di giovedì; ma l'entrata al ballo era fissata rigidamente, molti dicevano crudelmente, a non più tardi delle 23, non un minuto più tardi. George Ticknor, editore americano e grande cosmopolita, udì per caso all'Almack's il dialogo seguente, che ricordò per il resto della sua vita:

«Lady Jersey, il duca di Wellington è qui e chiede d'essere ammesso al ballo.»
«Che ora è?»
«Sono le undici e sette, vostra signoria.»
(Breve pausa, poi con enfasi e parlando molto distintamente)
«Porgete i miei ossequi... Porgete al duca di Wellington gli ossequi di lady Jersey, e ditegli che è molto lieta che l'applicazione della norma d'esclusione cada per la prima volta su di un personaggio così noto, perché d'ora in poi nessuno oserà più formulare delle lagnanze, non può essere ammesso.»







domenica 10 novembre 2019

Storia inimitabile del dandy * citazione #2


Da “Storia inimitabile del dandy” di Ellen Moers, trad. Franco Niederberger

(…) Edward Bulwer-Lytton, che frequentava la buona società della Reggenza in veste di critico e di membro, ebbe subito parole aspre per l'Almack's: «Che scena ignorante e incivile, e che razza d'attori! Non è forse avanzo dei tempi barbarici il fatto che queste persone ballino, perché non hanno nulla da dirsi?» Però, come studioso di Mill e Benrham, Bulwer-Lytton comprendeva l'utilità dell'Almack's. «Abbiamo delle buone giustificazioni» aggiungeva infatti «ci rechiamo a queste riunioni per vendere le nostre figlie o per corrompere le mogli dei nostri vicini. Una sala da ballo, in fondo, non è che un grande mercato di bellezza.»




venerdì 8 novembre 2019

Storia inimitabile del dandy * citazione #1


Da “Storia inimitabile del dandy” di Ellen Moers, trad. Franco Niederberger

I dirigenti dell'Almack's detenevano un grande potere, per il semplice fatto che i club, il cui compito era l'organizzazione di piaceri del sesso maschile della Reggenza, non poteva adempiere una funzione necessaria. L'Almack's era, e gli altri club no, una stalla per i due sessi, un'istituzione che poteva sorvegliare la riproduzione (legittima o meno) degli esclusivi, un po' come il Jockey Club salvaguardava la perpetuazione dei purosangue.




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  (titolo originale “ Romancing Mister Bridgerton (Bridgertons Book 4) ” pubblicato nel 2002; edizione italiana da me letta del 2021, traduz...

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