Da “Storia inimitabile del dandy”
di Ellen Moers, trad. Franco Niederberger
(…) Edward Bulwer-Lytton, che frequentava la buona società della Reggenza in veste di critico e di membro, ebbe subito parole aspre per l'Almack's: «Che scena ignorante e incivile, e che razza d'attori! Non è forse avanzo dei tempi barbarici il fatto che queste persone ballino, perché non hanno nulla da dirsi?» Però, come studioso di Mill e Benrham, Bulwer-Lytton comprendeva l'utilità dell'Almack's. «Abbiamo delle buone giustificazioni» aggiungeva infatti «ci rechiamo a queste riunioni per vendere le nostre figlie o per corrompere le mogli dei nostri vicini. Una sala da ballo, in fondo, non è che un grande mercato di bellezza.»