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mercoledì 11 dicembre 2019

Georgette Heyer * Il figlio del diavolo

(Titolo originale “Devil's Cub”, traduzione di Anna Luisa Zazo; originale pubblicato nel 1932; edizione italiana da me letta 2005)

Il romanzo narra le vicende del marchese Dominic Vidal, figlio del duca di Avon e Leonie, protagonisti de “La pedina scambiata”. Il termine Cub significa in realtà cucciolo ed è così che talvolta nel romanzo ci si riferisce al marchese.
Dominic fa onore al proprio soprannome, essendo dedito, fra le altre cose, ai duelli. Tanto per rendere l'idea del personaggio il romanzo si apre con l'uccisione da parte del marchese di un bandito che, con altri complici, ha avuto la pessima idea di assalire la carrozza su cui il nobile viaggiava. Dunque abbiamo un protagonista libertino, elegante, ricco, affascinante, abituato a seguire solo la propria volontà.

E la fanciulla di turno? È naturalmente all'opposto, se si eccettua la caratteristica di possedere anch'ella una notevole dose di volontà, tanto da scontrarsi più volte con quelle di Dominic.

Le strade del marchese e di Mary (la fanciulla) si incrociano e si uniscono quando lei si sostituisce alla sorella, ragazza leggera e incosciente, per proteggerne la reputazione. A quell'incontro seguono varie avventure e scontri fra i due. Intorno alla storia principale si muovono vari altri personaggi, alcuni dei quali, come è costume della Heyer, portatori della vena più ironica, come il signor Hammond (un prete) e lord Rupert Alastair di cui il duca di Avon apprezza quasi esclusivamente l'abilità nello scegliere i vini.

Quindi anche in questo romanzo, naturalmente, il divertimento non manca.

 



A “La pedina scambiata” si ispira il primo romanzo della saga della famiglia Roxton di Lucinda Brant, dal titolo “Nobile satiro” (ambientato tra Francia e Inghilterra nel 1740); il sesto e ultimo episodio della saga ha come protagonista e come titolo “Il figlio del satiro” (ambientato in Inghilterra nel 1780). Ho letto tutta la serie e mi è piaciuta, comunque, a parte qualcosa della trama del primo romanzo, non ci sono cose in comune, a mio parere, con gli scritti di Georgette Heyer.

mercoledì 13 novembre 2019

Georgette Heyer * La pedina scambiata


(Titolo originale “These Old Shades” (traduzione letterale del titolo: Queste vecchie ombre), Traduzione di Anna Luisa Zazo; originale pubblicato nel 1926; edizione italiana del 1972)
Il protagonista del romanzo è un duca maturo (vicino ai quaranta) con una reputazione davvero terribile, tanto che viene chiamato Satana. Justin, duca di Avon – questo il suo nome – una notte si imbatte in un ragazzo maltrattato dal fratello e lo compra. Ne fa il suo paggio, poi, dato che il bruco in realtà è una farfalla, si assume l'onere della sua educazione. Il motivo iniziale del suo interesse per il ragazzo è la possibilità di potersi, per mezzo suo, vendicare di una vecchia offesa. Questa, in estrema sintesi, la trama.
Ho scritto che il protagonista è il duca, ma questo è vero solo per metà: infatti il ragazzo divide con lui la scena. Vi sono poi diversi altri personaggi, tutti ben disegnati e non scontati.
La storia è un gradevole cocktail: avventure, un piccolo mistero sulla nascita del ragazzo, del rosa diffuso. Molte le note ironiche che sono uno dei tratti distintivi di questa scrittrice.
Le descrizioni di ambienti e costumi sono ricche di particolari ma mai noiose, certo la noia non accompagna mai la lettura dei romanzi della Heyer.
C'è una sorta di seguito di questo romanzo, “Il figlio del diavolo” (“Devil's Cub” 1932); non l'ho ancora letto ma lo leggerò e vi saprò dire.







Georgette Heyer (1902 – 1974), scrittrice inglese, ha pubblicato molti romanzi ambientati nel periodo georgiano e della reggenza, ma anche in epoche precedenti, contemporanei e gialli.




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