sabato 21 dicembre 2019

Versione su WordPress

Sto dirottando il blog su Wordpress, mi sembra di  trovarmi più a mio agio.


Questo è il link del nuovo blog:


https://ellalestorie.home.blog/


Venite a dare un'occhiata...

sabato 14 dicembre 2019

Via dalla pazza folla - Thomas Hardy * citazione #2

L’espediente dimostrava che la donna, grazie a un misterioso intuito, aveva afferrato la verità paradossale che la cecità può essere più forte della preveggenza, e la miopia più efficace della presbiopia; che per colpire nel segno, insomma, c’è bisogno dell’intralcio del limite e non di una visione ampia e a tutto campo.




venerdì 13 dicembre 2019

Via dalla pazza folla - Thomas Hardy * citazione #1

In ogni innamorato c’è sempre una forza enorme che non ha finché è un uomo libero; ma nell’uomo libero c’è un’ampiezza di vedute che cercheremmo invano in un innamorato. Dove c’è molta parzialità ci sarà sempre anche una certa ristrettezza mentale, e l’amore, sebbene comporti maggiori emozioni, comporta anche minore perspicacia.




mercoledì 11 dicembre 2019

Georgette Heyer * Il figlio del diavolo

(Titolo originale “Devil's Cub”, traduzione di Anna Luisa Zazo; originale pubblicato nel 1932; edizione italiana da me letta 2005)

Il romanzo narra le vicende del marchese Dominic Vidal, figlio del duca di Avon e Leonie, protagonisti de “La pedina scambiata”. Il termine Cub significa in realtà cucciolo ed è così che talvolta nel romanzo ci si riferisce al marchese.
Dominic fa onore al proprio soprannome, essendo dedito, fra le altre cose, ai duelli. Tanto per rendere l'idea del personaggio il romanzo si apre con l'uccisione da parte del marchese di un bandito che, con altri complici, ha avuto la pessima idea di assalire la carrozza su cui il nobile viaggiava. Dunque abbiamo un protagonista libertino, elegante, ricco, affascinante, abituato a seguire solo la propria volontà.

E la fanciulla di turno? È naturalmente all'opposto, se si eccettua la caratteristica di possedere anch'ella una notevole dose di volontà, tanto da scontrarsi più volte con quelle di Dominic.

Le strade del marchese e di Mary (la fanciulla) si incrociano e si uniscono quando lei si sostituisce alla sorella, ragazza leggera e incosciente, per proteggerne la reputazione. A quell'incontro seguono varie avventure e scontri fra i due. Intorno alla storia principale si muovono vari altri personaggi, alcuni dei quali, come è costume della Heyer, portatori della vena più ironica, come il signor Hammond (un prete) e lord Rupert Alastair di cui il duca di Avon apprezza quasi esclusivamente l'abilità nello scegliere i vini.

Quindi anche in questo romanzo, naturalmente, il divertimento non manca.

 



A “La pedina scambiata” si ispira il primo romanzo della saga della famiglia Roxton di Lucinda Brant, dal titolo “Nobile satiro” (ambientato tra Francia e Inghilterra nel 1740); il sesto e ultimo episodio della saga ha come protagonista e come titolo “Il figlio del satiro” (ambientato in Inghilterra nel 1780). Ho letto tutta la serie e mi è piaciuta, comunque, a parte qualcosa della trama del primo romanzo, non ci sono cose in comune, a mio parere, con gli scritti di Georgette Heyer.

sabato 7 dicembre 2019

Georgette Heyer * Sophy la grande

(Titolo originale “The Grand Sophy”, traduzione di Anna Luisa Zazo; originale pubblicato nel 1950; prima edizione italiana del 1981; poi 2012)





Nella quarta di copertina Sophy, la protagonista di questo romanzo, viene avvicinata a Emma, l'eroina della Austen. A mio parere questo genere di confronti non ha molto senso: considerato il fatto che, come è noto, le possibili trame sono un numero molto limitato (poche decine) risulta piuttosto difficile scriverne di originali. Stesso discorso si può fare per i personaggi, o meglio per certi tratti principali. L'originalità sta dunque nel modo di narrare e in tutto ciò che oltre alla trama costituisce un romanzo. Perciò, se ogni ragazza che briga per concludere matrimoni delle amiche viene considerata una copia di Emma, secondo me si fa un torto sia ad Emma che alla ragazza.

Nel caso di Sophy e della Heyer, in particolare, l'accostamento mi pare piuttosto fuorviante. Le due figure femminili non hanno niente in comune (personalmente preferisco Sophy, Emma mi è sempre piaciuta poco come personaggio) e nemmeno le loro azioni. Emma immagina di avere un talento per combinare matrimoni, ma non è affatto così (Harriet lo scoprirà a sue spese), mentre Sophy opera per aiutare le persone che conosce, qualunque sia il loro problema, e vi riesce. E lo fa in modo tanto irruento e originale che chi la frequenta da tempo la considera “pericolosa” (e chi la frequenta da meno si renderà conto presto di quanto possa esserlo, anche se per un buon fine).

Tanto per rendere l'idea, ecco come le si rivolge un amico, incontrandola nel parco e non sapendo che fosse a Londra:

“Sono ragionevolmente certo, cara Sophy, che non possiate essere a Londra da molti giorni. Non ho saputo di alcuna catastrofe occorsa in città, e sapete quanto io sia veloce nel conoscere le notizie.”

Sophy, orfana della madre dall'età di cinque anni, ha vissuto sempre con il padre, da lei chiamato sir Horace, in varie parti d'Europa; ha vent'anni e il padre, che si deve recare in Brasile, non può portarla con sé e la lascia a Londra, ospite della sorella, lady Ombersley, la cui famiglia ha problemi economici, dovuti a debiti contratti dal capofamiglia e pagati, almeno in parte, dal figlio maggiore, Charles, che ha ricevuto un'eredità da un ricco parente e che pertanto amministra la proprietà al posto del padre (e in modo migliore).
Quando Sophy giunge a casa della zia vi porta una ventata di novità e allegria e trova diversi problemi da risolvere: con il suo ingegno e impegno e una dose di incoscienza li risolverà tutti, in modi più e meno fantasiosi (sopratutto più, naturalmente).

Fra i vari personaggi ve ne sono alcuni dipinti con particolare ironia (esasperando le rispettive caratteristiche), come Augustus Fawnhope, un poeta di cui si è innamorata Cecilia, la bella cugina di Sophy; il giovanotto è sempre immerso nella creazione di un componimento, di continuo gli vengono in mente versi e immagini da riportare su un foglio... Tanto per far capire il tipo: quando lui accompagna Cecilia e Sophy ad acquistare una carrozza per quest'ultima...

Quando (le ragazze) si rivolsero al signor Fawnhope per avere una sua opinione, non lo videro accanto a loro e lo scoprirono seduto in estatica ammirazione di una berlina da cerimonia, non dissimile a una vasta tazzina da prima colazione in equilibrio su molle allungate. Era coperta da un tetto a cupola, era sovraccarica d’oro e aveva la cassetta per il cocchiere, inalberata sulle ruote davanti, ricoperta di velluto azzurro a frange d’oro.
“Cenerentola!” disse con grande semplicità il signor Fawnhope.
Il direttore del magazzino disse che a suo avviso il cocchio, che teneva soltanto come pezzo d’arredamento, non era quelche la signora desiderava.
“Il cocchio per una principessa,” proseguì il signor Fawnhope.
“In questo, Cecilia, voi dovreste recarvi. Con sei cavalli bianchi dalle gualdrappe azzurre e il capo piumato.”
A Cecilia l’idea pareva ineccepibile, tuttavia ricordò al suo diletto che erano là per aiutare Sophy a scegliere una carrozza sportiva.
“Prenderò quel phaeton,” disse Sophy. “Ho deciso.”
Il direttore parve sconvolto, poiché il veicolo che Sophy indicava non era il phaeton che egli pensava avrebbe scelto, una carrozza elegante, assai adatta a una signora, ma un modello a timone alto con il corpo a non meno di un metro e mezzo da terra.

Nel brano appena riportato, oltre ad avere un tiepido esempio del carattere del poeta, si può avere anche un accenno a quello di Sophy, persona decisa e, per dirla con il padre:

“Ha la testa sulle spalle, la mia Sophy. Io non mi do mai alcuna pena per lei.”

Un romanzo davvero piacevole e una protagonista speciale, proprio una grande Sophy, che guarda la vita e il mondo intorno senza farsi illusioni ma con buon senso e usa la fantasia per superare gli ostacoli. I molti altri personaggi sono tutti perfettamente riusciti.



venerdì 6 dicembre 2019

Georgette Heyer * Cotillon


(Titolo originale “Cotillion”, traduzione di Anna Luisa Zazo; originale pubblicato nel 1953; edizione italiana del 1978) 

Un romanzo in cui prevale l'ironia e – per chi legge – il divertimento, inteso proprio come risata, di quando in quando, e sorriso, quasi sempre.
Kitty Charing, orfana, vive in campagna con il tutore, Mattew Penicuik, ricco e scorbutico. Anziano, decide che la ragazza debba sposare uno dei suoi nipoti se vuole ereditare il suo denaro e convoca i giovanotti presso la sua residenza.
Dei quattro nipoti disponibili (ce n'è un quinto già sposato) Foster ha un'intelligenza limitata ed è terrorizzato dalla madre che lo tiranneggia, Hugh è un reverendo, Freddy è un dandy elegante e Jack... è assente. Sembra che proprio su Jack sarebbe caduta la scelta di Kitty, se solo lui avesse accettato l'invito-ordine dello zio: mancando lui, Kitty chiede a Freddy di fidanzarsi con lei in modo fittizio e di portarla con sé a Londra con la scusa di conoscere la famiglia di lui, perché vorrebbe vedere la città, comprare abiti alla moda, andare a qualche festa (e, forse, suscitare la gelosia di Jack).
Il progetto va in porto e Kitty viene ospitata a Londra dalla sorella di Freddy, giovane donna un poco svampita. Nella capitale Kitty visita monumenti, partecipa a ricevimenti e conosce svariate persone. Ragazza dal carattere molto empatico, si ingegna di aiutare due coppie di innamorati a coronare i rispettivi sogni d'amore, ovviamente in modo anche un poco bizzarro.
Per tutto il romanzo si susseguono incontri e dialoghi fra i vari personaggi; tutti gli avvenimenti sono al limite del farsesco, pur senza scivolarvi mai, e il racconto risulta molto divertente. L'arguzia della Heyer è davvero inesauribile, anche in questa storia.

Per darvene un esempio: il cugino Foster (che è conte, lord Dolphinton), così descritto dall'autrice:
In verità, l'intelletto di lord Dolphinton non si distingueva per potenza, né per prontezza di intuito; ma quando gli accadeva di comprendere qualcosa, lo faceva con sorprendente tenacia.

è innamorato di una donna che incontra di nascosto alla madre e confida a Kitty che se non potesse più vederla si ucciderebbe ma...
«Ma il fatto è che so nuotare e non mi piacerebbe puntarmi una pistola alla tempia. Quanto meno» aggiunse con scrupolosa sincerità «non credo che mi piacerebbe. Una volta sono stato ferito alla gamba per errore. Non mi è piaciuto per niente.»

La logica di Foster è cristallina, no? E, vi assicuro, non solo la sua...




martedì 3 dicembre 2019

Georgette Heyer * L'anello

(Titolo originale “The Talisman Ring” (titolo tradotto inizialmente come “Talismano d'amore”), traduzione di Anna Luisa Zazo; originale pubblicato nel 1936; edizione italiana del 1979, poi 2017)




Mi viene spontaneo dividere i due gruppi i romanzi di Georgette Heyer che ho letto fino a questo momento: benché le caratteristiche principali, ovvero l'ironia e l'accurata descrizione dei costumi dell'epoca in cui le storie sono ambientate, trovo che ve ne siano alcuni in cui l'ironia prevale a tal punto da divenire a tratti comicità, altri in cui le vicende narrate sono più realistiche, per quanto sempre piuttosto avventurose e/o originali.



"L'anello", a mio parere, appartiene al primo gruppo, durante la lettura mi sono trovata infatti più volte a ridere di gusto. Come in altri romanzi anche in questo troviamo una fanciulla giovane, Eustacie, con la mente piena di idee romantiche e scarso senso pratico, dotata di una logica decisamente originale. Insieme agli altri personaggi, tutti magistralmente disegnati, la ragazza riuscirà a vivere le avventure sognate e anche a trovare l'amore.
Fuggita da Tristam, un cugino che non vuole sposare, Eustacie si imbatte in un altro cugino, Ludovic, che vive di contrabbando da quando sul suo capo pende una condanna per omicidio. I due approdano in una locanda in cui alloggiano un giudice di pace e la sorella, anch'essa desiderosa di vivere un'avventura anche mostra di possedere una discreta dose di buon senso. Le due donne decidono di aiutare Ludivic a dimostrare la propria innocenza e a loro si unisce anche Tristam, giunto alla locanda in cerca di Eustacie; i quattro si adoperano per nascondere Ludovic alle guardie che lo cercano e a ritrovare l'anello a talismano che dà il titolo al romanzo, un gioiello di famiglia sottratto dall'assassino alla vittima, che lo aveva vinto al gioco a Ludovic, per far ricadere la colpa su di lui.
Una storia davvero divertente, di un'ironia scoppiettante.

Per darvene un'idea, ecco un dialogo fra Tristam ed Eustace, quando entrambi pensano di doversi sposare (per volontà del nonno di lei) e lui le dice che dovrà andare a vivere a Bath con sua madre per un periodo, prima del matrimonio.

“E dunque, che mai dovrei fare a Bath?”
“Temo dovrete rassegnarvi a un periodo di quiete.”
“Quiete?” esclamò Eustacie con voce ansante. “Ancora e sempre quiete?”
Suo malgrado, sir Tristram rise: “È dunque tanto orribile?”.
“Oh, sì che lo è! Prima il Sussex e poi Bath e il whist! E infine mi condurrete nel Berkshire, dove morirò.”
“Mi auguro che non lo facciate!”
“E che altro potrei fare?” ribatté luttuosamente Eustacie. “Ho avuto una vita infelice senza alcuna avventura; vi sarebbe da stupirsi se mi spegnessi di consunzione? Ma poiché non mi accade mai nulla di romantico,” aggiunse con amarezza, “certo morirò di parto, come chiunque.”
Sir Tristram arrossì d’imbarazzo. “Eustacie, ve ne prego!”
Eustacie era troppo assorta nei suoi tristi pensieri per prestargli ascolto. “Vi darò un erede,” disse, “e ne morirò.”
D’un tratto l’immagine le parve attraente. “Tutti diranno che ero molto giovane per morire e vi chiameranno dalla bisca dove…”
“Mi chiameranno dalla… ?”
“Dalla bisca. O da un combattimento di galli. Non ha alcuna importanza! Ma voi proverete rimorso quando saprete che io sto morendo e balzerete a cavallo e galopperete ventre a terra per giungere al mio capezzale e io vi perdonerò e…”
“Ma di che andate parlando? Che cosa dovreste perdonarmi? E perché dovreste… Che sciocchezze sono mai queste?”  
Brutalmente destata dal suo sogno di romantiche sventure, Eustacie sospirò. “Soltanto quel che pensavo potesse accadere,” disse.
“Pare a me,” ribatté severamente lui, “che vi abbandoniate troppo alla fantasia. Permettetemi di dirvi che non frequento bische né combattimenti di galli! E neppure,” aggiunse lievemente divertito, “è mia consuetudine balzare a cavallo.”
“Immagino di no, e non galoppate ventre a terra. Non è necessario me lo diciate. Lo so.”
“Soltanto in una partita di caccia.”
“Forse lo fareste se io fossi sul mio letto di morte?” chiese lei aprendosi alla speranza.
“Certo che no. Se foste sul letto di morte sarebbe assai improbabile che io sia lontano. Vorrei che vi liberaste di questa idea. Perché dovreste morire?”
“Ve l’ho pur detto! Io…”
“Sì. Non è necessario che lo ripetiate. Vi sono cose di cui potremo parlare dopo le nozze.”

Georgette Heyer (1902 – 1974), scrittrice inglese, ha pubblicato molti romanzi ambientati nel periodo georgiano e della reggenza, ma anche in epoche precedenti, contemporanei e gialli.





venerdì 29 novembre 2019

Prossime letture #1


Condivido con voi (eventuali lettori di questo piccolo blog) l'elenco di alcuni romanzi che leggerò prossimamente e di cui forse avrò modo di pubblicare un commento.

Si tratta di romanzi di Georgette Heyer, autrice di cui apprezzo, fra le altre cose, in modo particolare l'ironia.

Ecco la lista:

       L'anello (pubblicato dapprima con il titolo "Talismano d'amore")

       Una donna di classe

       Il figlio del diavolo

       Cotillon

E voi, li avete letti? Che cosa ne pensate?


giovedì 28 novembre 2019

Il dandy della Reggenza - Almack's


Le rigide regole da rispettare per essere ammessi nella sala da ballo dell'Almack's, di cui si può leggere un esempio e una testimonianza in questo post, sono riportate anche nel romanzo “Il dandy della Reggenza” di Georgette Heyer.

Judith Taverner, una ricca signorina e Peregrine detto Perry, il fratello, un poco più giovane, giungono a Londra dalla loro residenza in campagna, con l'intenzione di entrare a far parte del bel mondo. Ad aiutarli, benché senza troppo entusiasmo, il loro tutore, il conte di Worth, e una parente di lui, la signora Scattergood.

La scena seguente vede i due fratelli che, avendo ottenuto l'invito per una serata da Almack's, sono in carrozza diretti a quella volta, con la loro chaperon.

La signora Scattergood, troppo occupata dalla propria toletta e da quella di Judith, non ebbe la possibilità di pensare a Peregrine; e soltanto quando la carrozza era già a metà strada, si accorse che questi indossava calzoni lunghi trattenuti da una striscia sotto le scarpe. Diede in un gridolino soffocato: “Perry! Bontà divina, si è mai visto nulla di altrettanto esasperante? Peregrine, come avete osato mettervi quella roba! Oh, bisogna fermare immediatamente la carrozza! Nessuno – nessuno, capite? neppure il reggente! – può venire ammesso da Almack’s con calzoni come quelli! Calzoni al ginocchio, sciocco, impossibile ragazzo! Rovinerete tutto. Fate fermare immediatamente la carrozza! Dovete scendere”.
Inutilmente Peregrine protestò; non comprendeva quanto fossero inflessibili le regole di Almack’s; doveva andare a casa e cambiarsi d’abito – e neppure questo sarebbe stato sufficiente se si fosse presentato alla porta un solo minuto dopo le undici: lo avrebbero rimandato indietro.

Oltre a non transigere sull'orario, infatti, anche l'abbigliamento doveva rispettare determinati canoni.


Il dandy della Reggenza” è, a ragione, uno dei romanzi più famosi di Georgette Heyer; fra i personaggi figura anche il dandy per eccellenza, George Beau Brummell.

mercoledì 27 novembre 2019

sabato 23 novembre 2019

lunedì 18 novembre 2019

Il patto di Alicya

Nel mese di maggio ho pubblicato questo romanzo rosa autoconclusivo, di ambientazione Regency. di cui è disponibile anche la versione cartacea dal mese di ottobre.





Questa la sinossi

Miss Alicya Rogerson ha tutto quello che desidera per essere felice, o quasi, anche un potenziale fidanzato. Purtroppo suo fratello Nigel è caduto vittima del gioco d'azzardo e, dopo aver perso il patrimonio della famiglia, ha contratto debiti che non potrà onorare. Il solo modo per salvarlo dalla prigione è nelle mani di Alicya: deve concedersi all'uomo che ritiene responsabile di aver instillato in Nigel il vizio del gioco, il conte di Darkwood, giocatore egli stesso e libertino, ma molto ricco.

La ragazza è disposta a sacrificare la propria virtù per il fratello e la famiglia e si reca dal conte per stringere un patto con lui: gli apparterrà se lui le garantirà di saldare i debiti di Nigel.

Le cose, però, non vanno come previsto e Alicya si trova a dover fronteggiare eventi inaspettati che cambiano la sua vita per sempre.

Potrà, nonostante tutto, trovare l'amore? E lord Darkwood è davvero lo spregevole indiviudo che lei crede?
 



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venerdì 15 novembre 2019

Storia inimitabile del dandy * citazione #4


Da “Storia inimitabile del dandy” di Ellen Moers, trad. Franco Niederberger

Le riviste nell'epoca della Reggenza.

Per l'aristocrazia del “ton” v'era la letteratura del “ton”, che si faceva raccomandare, si può dire, soltanto per il suo “ton”: fogli scandalistci come “Age”; le riviste della Londra eccentrica, grandemente apprezzate per le loro illustrazioni eleganti o per la profonda devozione con la quale seguivano le evoluzioni dei rapporti tra il Reggente e Carolina, che uscivano con titoli evocatori, quali “La Belle Assemblée”, ovvero “Bell's Court and Fashionable Magazine” e “The New Bon Ton Magazine”.



mercoledì 13 novembre 2019

Georgette Heyer * La pedina scambiata


(Titolo originale “These Old Shades” (traduzione letterale del titolo: Queste vecchie ombre), Traduzione di Anna Luisa Zazo; originale pubblicato nel 1926; edizione italiana del 1972)
Il protagonista del romanzo è un duca maturo (vicino ai quaranta) con una reputazione davvero terribile, tanto che viene chiamato Satana. Justin, duca di Avon – questo il suo nome – una notte si imbatte in un ragazzo maltrattato dal fratello e lo compra. Ne fa il suo paggio, poi, dato che il bruco in realtà è una farfalla, si assume l'onere della sua educazione. Il motivo iniziale del suo interesse per il ragazzo è la possibilità di potersi, per mezzo suo, vendicare di una vecchia offesa. Questa, in estrema sintesi, la trama.
Ho scritto che il protagonista è il duca, ma questo è vero solo per metà: infatti il ragazzo divide con lui la scena. Vi sono poi diversi altri personaggi, tutti ben disegnati e non scontati.
La storia è un gradevole cocktail: avventure, un piccolo mistero sulla nascita del ragazzo, del rosa diffuso. Molte le note ironiche che sono uno dei tratti distintivi di questa scrittrice.
Le descrizioni di ambienti e costumi sono ricche di particolari ma mai noiose, certo la noia non accompagna mai la lettura dei romanzi della Heyer.
C'è una sorta di seguito di questo romanzo, “Il figlio del diavolo” (“Devil's Cub” 1932); non l'ho ancora letto ma lo leggerò e vi saprò dire.







Georgette Heyer (1902 – 1974), scrittrice inglese, ha pubblicato molti romanzi ambientati nel periodo georgiano e della reggenza, ma anche in epoche precedenti, contemporanei e gialli.




Storia inimitabile del dandy * citazione #3

Da “Storia inimitabile del dandy” di Ellen Moers, trad. Franco Niederberger
Il ballo durava fino al mattino di giovedì; ma l'entrata al ballo era fissata rigidamente, molti dicevano crudelmente, a non più tardi delle 23, non un minuto più tardi. George Ticknor, editore americano e grande cosmopolita, udì per caso all'Almack's il dialogo seguente, che ricordò per il resto della sua vita:

«Lady Jersey, il duca di Wellington è qui e chiede d'essere ammesso al ballo.»
«Che ora è?»
«Sono le undici e sette, vostra signoria.»
(Breve pausa, poi con enfasi e parlando molto distintamente)
«Porgete i miei ossequi... Porgete al duca di Wellington gli ossequi di lady Jersey, e ditegli che è molto lieta che l'applicazione della norma d'esclusione cada per la prima volta su di un personaggio così noto, perché d'ora in poi nessuno oserà più formulare delle lagnanze, non può essere ammesso.»







lunedì 11 novembre 2019

domenica 10 novembre 2019

Storia inimitabile del dandy * citazione #2


Da “Storia inimitabile del dandy” di Ellen Moers, trad. Franco Niederberger

(…) Edward Bulwer-Lytton, che frequentava la buona società della Reggenza in veste di critico e di membro, ebbe subito parole aspre per l'Almack's: «Che scena ignorante e incivile, e che razza d'attori! Non è forse avanzo dei tempi barbarici il fatto che queste persone ballino, perché non hanno nulla da dirsi?» Però, come studioso di Mill e Benrham, Bulwer-Lytton comprendeva l'utilità dell'Almack's. «Abbiamo delle buone giustificazioni» aggiungeva infatti «ci rechiamo a queste riunioni per vendere le nostre figlie o per corrompere le mogli dei nostri vicini. Una sala da ballo, in fondo, non è che un grande mercato di bellezza.»




Recensione di Iris & Periplo a "Un marito per Martha"

Grazie a Sara di Iris e Periplo blog per questa recensione al mio romanzo; la potete leggere a questo link:


https://iriseperiplo.com/2019/11/09/recensione-un-marito-per-martha-di-ella-s-bennet/




https://www.amazon.it/dp/B07ZHLK26Z





venerdì 8 novembre 2019

Storia inimitabile del dandy * citazione #1


Da “Storia inimitabile del dandy” di Ellen Moers, trad. Franco Niederberger

I dirigenti dell'Almack's detenevano un grande potere, per il semplice fatto che i club, il cui compito era l'organizzazione di piaceri del sesso maschile della Reggenza, non poteva adempiere una funzione necessaria. L'Almack's era, e gli altri club no, una stalla per i due sessi, un'istituzione che poteva sorvegliare la riproduzione (legittima o meno) degli esclusivi, un po' come il Jockey Club salvaguardava la perpetuazione dei purosangue.




giovedì 7 novembre 2019

Il patto di Alicya - citazione #1

Dal mio romanzo rosa di ambientazione Regency "Il patto di Alicya". disponibile sia in formato ebook (anche  con l'abbonamento kindle unlimited) che cartaceo.



Il Progetto Gutenberg


Ho trovato, o meglio ritrovato perché in effetti già sapevo dell'esistenza di questo progetto, il link al Progetto Gutenberg, un sito in cui sono disponibili in formato ebook (epub e mobi più altre modalità) molti libri i cui diritti d'autore sono scaduti e quindi sono di pubblico dominio. I testi sono in varie lingue, solitamente in quella originale.

Dalla pagina di Benvenuto del sito (mia la traduzione dall'inglese):

Il Progetto Gutenberg è una biblioteca di oltre 60.000 ebook gratuiti. Scegli fra ebook epub e kindle, scaricali o leggili online. Troverai grande letteratura, in particolare vecchi testi per cui i diritti in U.S.A. Sono scaduti. Migliaia di volontari digitalizzano e controllano gli ebook, per divertimento e istruzione.

Non occorre registrarsi al sito e non servono app specifiche

Questo è il link che consente la ricerca di un testo.


Esempio 1: l'esito della ricerca “Jane Austen”



Esempio 2: i formati disponibili per “Pride and Prejudice”.


Buone letture!


mercoledì 6 novembre 2019

Un marito per Martha * citazione #1


(Un brano dal secondo capitolo del mio romanzo rosa Regency)


Il cocchiere fece partire i cavalli e presto furono fuori dal paese. Martha guardava la campagna, cercando di tenere a bada i timori che l'avevano colta all'improvviso. L'affetto che Claire le aveva sempre dimostrato sarebbe bastato a farla accogliere bene dalla sua famiglia? E poi erano quasi due anni che lei e l'amica non si vedevano, anche se si erano mantenute in contatto scrivendosi. Avrebbero ritrovato la confidenza dei tempi del collegio? Era stata una sciocca ad accettare quell'invito, una Miss Nessuno come lei non poteva frequentare i nobili ospiti dei conti di Allston. E se il signor Morris fosse venuto a cercarla causando così dei fastidi ai genitori di Claire? Stava per dire al cocchiere di tornare indietro quando lui le annunciò: «Ancora un paio di minuti e siamo arrivati.»

Era dunque troppo tardi per un ripensamento: il calesse girò su una strada a destra, strada che presto divenne un viale, in fondo al quale si scorgeva una villa maestosa. Martha fece un respiro profondo e si disse che aveva scelto di trovarsi lì ed era inutile continuare a chiedersi se fosse stato un errore. Così, in fretta come era venuto, il dubbio svanì, lasciando posto alla curiosità e all'aspettativa.

Appena si fermarono, dal portone uscì quasi di corsa una figura in verde.

«Martha, finalmente!»

Lei fece giusto in tempo a mettere i piedi in terra che l'altra l'abbracciò, mostrando una gioia sincera.

«Claire, sono contenta di rivederti. Ti sono così riconoscente per il tuo invito» disse Martha, commossa per quell'accoglienza.

https://www.amazon.it/dp/B07ZHLK26Z


lunedì 4 novembre 2019

Un libertino per marito

Il mio primo romanzo rosa di ambientazione Regency, autoconclusivo, è uscito in formato ebook nell'aprile 2018; nei giorni scorsi ho pubblicato anche la versione cartacea.






https://www.amazon.it/dp/B07C3J4S7X


Questa la sinossi

Cosa possono avere in comune un marchese libertino e una ragazza senza dote?
Naturalmente un matrimonio di convenienza...
E di convenienza per chi?
Di certo per Lord Arlinbourne, che vuole una donna che ricopra il ruolo di moglie, ma solo per finta, perché è infastidito dal comportamento di certe signorine che cercano di farsi sorprendere in situazioni compromettenti con lui per indurlo a sposarle.
Apparentemente anche per Miss Lydia Thorne, che dipende economicamente dal fratellastro e la cui reputazione è stata compromessa nella passata Stagione. Peccato che Miss Thorne non sia affatto contenta di essere obbligata a sposare lo sconosciuto marchese.
Presto, però, scoprono di essere attratti, loro malgrado, l'uno dall'altra: una complicazione che nessuno dei due aveva previsto...



domenica 3 novembre 2019

Let it snow - amore sotto la neve

Questo ebook raccoglie tre storie rosa (un racconto lungo, un romanzo breve e un racconto). I due testi più lunghi sono anche disponibili in ebook separati, in quanto, pur avendo gli stessi protagonisti, si possono leggere come storie autoconclusive.


https://www.amazon.it/dp/B07L89QRNL


Queste le sinossi


Let it snow – quando nevica tutto può succedere
È dicembre e nevica. Clara, tornata single dopo una relazione durata sei anni, viene dimenticata nell’area di servizio dal gruppo con cui era partita per un giro dei mercatini di Natale dell’Alto Adige.
Anche un cane è stato dimenticato o, forse, abbandonato lì.
Clara ama gli animali e pensa che quell’incontro sia un segno del destino: decide quindi di prendere la bestiola con sé.
Il padrone del cane, che ha appena litigato con la fidanzata, torna a cercarlo e Clara non può fare altro che restituirglielo rimanendo di nuovo sola.
Ma, quando nevica, tutto può succedere…

Let it snow – appuntamento con l'amore
Uno scontro/incontro a causa di un cane mette Luca sulla strada di Clara e i due si trovano a trascorrere una breve vacanza insieme in montagna. Entrambi sono reduci da relazioni che li hanno delusi e, perciò, mantengono il loro rapporto nei limiti dell'amicizia.
Ma forse per nessuno dei due questo è abbastanza, così, al momento di salutarsi per tornare ognuno nella propria città si ripromettono di rivedersi dopo un mese.
La vita di sempre sembra riassorbirli ma sia Clara che Luca hanno nostalgia del tempo passato insieme e aspettano con ansia il giorno dell'appuntamento. Peccato che il destino faccia di tutto per tenerli lontani...

sabato 2 novembre 2019

Un marito per Martha


Da circa dieci giorni è uscito questo mio romanzo breve; è un rosa di ambientazione Regency, una storia romantica sulla falsariga di Cenerentola. Disponibile in formato ebook, anche con l'abbonamento Kindle Unlimited, e cartaceo.

Questa la sinossi:

Miss Martha Stevens ha diciannove anni, è orfana e vive con dei lontani parenti, di cui ricambia l'ospitalità occupandosi di molti dei lavori di casa. Quando i parenti progettano di darla in moglie a un vecchio, Martha decide di fuggire..
Prima di andare verso il Nord a cercare un lavoro, Martha accetta l'invito di Claire, la figlia dei conti di Allston, con cui aveva stretto amicizia nel collegio per signorine che frequentava quando i genitori erano vivi.
Nella residenza del conte ci sono altri ospiti e fra questi alcuni gentiluomini. Claire vorrebbe che uno di questi chiedesse a Martha di sposarlo e si adopera perché questo succeda.
Ma le cose non vanno come Claire aveva previsto...


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venerdì 1 novembre 2019

Cosa scriverò in questo blog

Ho deciso di aprire un blog per parlare, o meglio scrivere, delle mie letture e delle mie storie.
Penso che tratterò soprattutto i romanzi storici, in particolare quelli di genere rosa e dintorni, anche se non solo, sia di autrici e autori dell'Ottocento che moderni.
Presenterò le mie storie disponibili in ebook e in cartaceo e pubblicherò dei racconti inediti.


Buona lettura a chi deciderà di leggermi.


Ella S. Bennet

Julia Quinn - Un uomo da conquistare (Bridgerton#4) * Le mie letture

  (titolo originale “ Romancing Mister Bridgerton (Bridgertons Book 4) ” pubblicato nel 2002; edizione italiana da me letta del 2021, traduz...

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